Avete mai giocato al casinò? Pensiamo proprio a quelli tradizionali, dalla musica tranquillizzante di sottofondo, la cassa dove cambiare il denaro in fiches, i croupier sempre professionali e… sempre gli stessi giochi.
Già, anche se conoscete i casinò solo attraverso i film e telefilm che vi hanno ambientato le loro trame avvincenti, saprete perfettamente che c’è poco da fare in queste grandi sale se si ama la varietà: infinite file di slot machine, qualche tavolo per Black Jack e Poker e poco altro! Per fortuna non è così dappertutto…
Uno studio sulla storia dei giochi
Quando i giochi per soldi hanno iniziato a prendere piede anche online, gli imprenditori del comparto si sono impegnati per non commettere lo stesso errore delle loro controparti fisiche: per evitare che un nuovo utente preferisca una piattaforma all’altra, non ci vogliono solo offerte di benvenuto generose o playthrough abbordabili, ma anche una proposta intelligente, con giochi poco noti e ingaggianti.
Per questo le case di software specializzate in gambling hanno iniziato a lavorare in maniera sistematica sulla ricerca di giochi da affiancare a quelli più famosi. Basti prendere come esempio StarCasinò, che ha ritenuto di indagare sul gambling presso altre culture: Dragon Tiger, nella sezione dei giochi dal vivo, viene da Macao ed era già apprezzato nell’equivalente del nostro Medioevo; Pai Gow, un equivalente del poker, arriva invece dalla Cina.
L’idea è che il gioco d’azzardo abbia sempre fatto parte della natura umana, qualunque fosse la zona del mondo presa in considerazione, e grazie a questi studi storici oggi è possibile avvicinarsi ad altre culture attraverso il concetto della gamification: e in più si può anche pensare in grande, diventando campioni grazie a qualcosa di inventato centinaia di anni fa!